Ormai la tecnologia sta entrando a far parte di ogni aspetto della nostra vita così tanto che ultimamente ha anche iniziato a farsi strada in camera da letto. Distanti ormai anni luce dall’epoca delle bambole confiabili, la nuova frontiera del sesso è quella delle bambole artificiali, molto più realistiche e anche molto più costose. E allora perchè non aprire una casa chiusa in cui far “esercitare” le bambole robot? Nel paese in cui cerchiamo di fare di tutto pur di guadagnarci da vita a Torino è stata aperta la Lumidolls, la prima casa chiusa italiana con sole sex dolls. L’avventura di questa versione futuristica di quello che alle volte viene citato come il mestiere più antico del mondo è però durata pochissimo perchè la Polizia Municipale ha già messo i sigilli alla prima casa chiusa con sole sex dolls.
Aperta il 9 settembre e chiusa il 15, solo 6 giorni di esercizio per la Lumidolls, la prima casa chiusa italiana con sole bambole. A chiudere per il momento questa casa d’appuntamenti molto particolare è stata la Polizia Municipale di Torino che ha voluto subito fare una visita a questa particolare impresa per capire se tutto fosse effettivamente a regola.
Trattandosi di bambole meccaniche non è stato ovviamente possibile contestare ai proprietari il reato di sfruttamento della prostituzione, ma i sigilli sono scattati lo stesso per esercizio abusivo dell’attività di affittacamere. Nel frattempo la ASL di Torino dovrà effettuare una serie di controlli sul sistema di pulizia delle bambole stesse che, visto l’uso che ne viene fatto e visto lo scambio frequente tra i diversi avventori.
Insomma, in un paese in cui c’è tanto bisogno di tecnologia e innovazione sembra proprio che riusciamo a concentrarci solo sulle innovazioni sbagliate. Magari un domani aziende di questo tipo saranno all’ordine del giorno, ma per il momento ci sembra evidente che non sia ancora arrivato il momento