Francia, 1289. Siamo nel pieno medioevo francese, ed il Re Filippo “il Bello” ha deciso di costruire un imponente castello al fine di fortificare i confini dei propri possedimenti. Il luogo prescelto è il piccolo centro abitato di Caylus e serve manodopera per innalzare mura, bastioni e torri della roccaforte, oltre agli edifici più importanti del borgo. La bolla reale ha chiamato a raccolta i migliori capi-mastri del regno: è ora di mettersi al lavoro!
Questa è l’ambientazione di Caylus, gioco di William Attia, edito dalla Ystari Games nell’ormai “lontano” 2005 e localizzato in Italia da Uplay.it, titolo di quelli che non hanno bisogno di troppe presentazioni.
Parliamo infatti di uno dei “padri fondatori” del genere dei Giochi da Tavolo moderni con meccanica di “piazzamento lavoratori”: i giocatori, infatti, vestono i panni di capimastri convocati dal re di Francia e incaricati di costruire il castello di Caylus, nonché gli edifici principali del relativo borgo che prenderà vita attorno alle mura della cittadella.
Il gioco, dalla sua prima pubblicazione, ha subìto una ristampa ma la componentistica è rimasta quasi del tutto inalterata nella grafica e nei materiali di realizzazione, tipici dei giochi german duri e puri.
Ogni giocatore dispone, infatti, di un set di casette, dischetti e “cilindretti” (questi ultimi, in numero di sei per giocatore, costituiscono la “squadra di lavoratori” a disposizione di ciascuno) nel proprio colore e realizzati in legno, così come sono in legno anche le cinque risorse del gioco (cubetti colorati in rosa per il cibo, blu per il tessuto, grigio per la pietra, marrone per il legno e giallo per l’oro). Il resto, ovvero le tessere edificio e le monete, sono in robusto cartone.
La particolarità del gioco è evidente non appena si guarda il tabellone, che rappresenta – sulla sommità di una collina – il cantiere dove sorgerà il castello, e da cui parte una strada lungo la quale i giocatori si affanneranno a costruire gli edifici (marcandoli come propri con una casetta del relativo colore) più importanti del borgo, sfruttati anche (ma non solo) per reperire le risorse utili a portare avanti la realizzazione del castello di Caylus. Il tutto, con lo scopo finale di avere il maggior numero di punti prestigio al termine della partita.
E’ proprio la strada del borgo uno dei twist caratteristici di questo titolo. Infatti i giocatori, durante il loro turno, occuperanno – con i propri lavoratori e solitamente in via esclusiva – gli edifici (quelli propri o altrui, iniziali o costruiti via via garantendo, in questo modo, l’acquisizione di punti prestigio) costruiti lungo la strada. In alternativa, potranno posizionare un lavoratore su alcuni spazi particolari del tabellone, utili per cambiare l’ordine di turno, acquisire monete o favori reali, portare avanti i lavori nel cantiere del castello (ed avere altri punti prestigio, oltre ad ulteriori favori reali che aiutano molto i giocatori più devoti alla costruzione del castello medesimo), ecc..
Ogni piazzamento di un proprio lavoratore ha un costo in monete via via crescente (salvo che l’edificio sia proprio) ogni qualvolta uno dei giocatori si ritira dal giro di piazzamento dei propri operai, dichiarandosi soddisfatto (o non avendo più abbastanza monete… il che rende molto importante il momento in cui vi ritirerete dal giro di posizionamento degli operai, facendo innalzare, per gli avversari, il costo di piazzamento).
E’ qui che entra in gioco il meccanismo peculiare della strada di cui sopra: terminato il giro di piazzamento dei lavoratori, infatti, gli edifici (in cui gli operai sono stati inviati a lavorare per ottenere risorse e bonus vari) si attiveranno seguendo un preciso ordine, a partire da quello più vicino al castello sino all’ultimo costruito in fondo alla strada. Pertanto, per sfruttare un edificio che vi richieda il possesso di un certo numero di risorse, dovrete assicurarvi di averle PRIMA che si attivi, nell’ordine, detto edificio. Se contavate quindi di prendere le risorse in questione utilizzando l’ultimo edificio in fondo alla strada, beh… avrete un’amara sorpresa!
Caylus è probabilmente il “papà” dei piazzamento lavoratori, e come tutti i giochi german richiede calcolo e acume nella gestione di risorse e lavoratori, oltre che attenzione nella sequenza di attivazione dei vari edifici lungo la strada.
Ma non basta, a complicare le cose intervengono due pedine “neutrali” nel gioco: stiamo parlando del balivo (alto funzionario del re, che soprintende ai lavori, dettando il timing del gioco e la fine della partita) e l’infido, corruttibilissimo, disgraziatissimo ed odiatissimo prevosto (funzionario regio addetto, tra le altre cose, al rilascio delle autorizzazioni all’esercizio di un’arte o un mestiere).
Chi ha già giocato a Caylus sa quanto possa essere odioso il piccolo ed infido prevosto: un dischetto bianco, una pedina piccola, ma dal grande potere. Pagando, infatti, un certo quantitativo di Monete, i giocatori possono, prima dell’attivazione degli edifici situati dopo il ponte di Caylus, spostare questa pedina di un certo numero di caselle in avanti o indietro, anche accordandosi tra loro (che è un modo elegante per dirvi che le amicizie, in quell’esatto momento, vengono mandate a gambe all’aria). Cosa fa il prevosto? Semplice: tutti gli edifici che si trovano DOPO la sua posizione… non potranno essere attivati per quel turno! La corruzione, anche nel medioevo, aveva il suo peso.
Ma non è tutto: a fine turno è il prevosto a condizionare la “velocità” con cui il balivo si affretta ad avanzare nel supervisionare i lavori. Se, infatti, il prevosto si trova più avanti lungo la strada di Caylus rispetto al balivo, il balivo compirà due passi in avanti; diversamente, se il prevosto si trova sulla stessa casella del balivo o più indietro rispetto a quest’ultimo, il balivo compirà solo un passo in avanti (quindi, i giocatori possono condizionare la “velocità di marcia” del balivo e, conseguentemente, la durata della partita).
Infatti, dopo tre fasi ben distinte, scandite dal superamento da parte del balivo di certe specifiche caselle lungo la strada di Caylus, il gioco termina. Ovviamente, chi ha più punti prestigio sarà dichiarato miglior capomastro di Caylus e vincitore della partita!
Pietra miliare dei Giochi da Tavolo di “piazzamento lavoratori”, Caylus è un gioco di tipo german che però presenta aspetti tattici di interazione tra i giocatori che ne fanno un titolo profondo e dalla rigiocabilità quasi inesauribile. Questo perchè molto è affidato ai giocatori ed alla loro gestione di risorse, lavoratori (e costo del loro piazzamento), favori reali, ordine di turno, durata della partita, ecc..
Stretto, cattivo, solido e spigoloso, semplice e al contempo elegantissimo, Caylus è uno di quei titoli che ogni buon giocatore da tavolo dovrebbe provare almeno una volta nella vita.
Bando alle ciance, quindi: prendete martello e cazzuola e datevi da fare, ricordandovi però di risparmiare qualche moneta per le mazzette da dare al prevosto!
Buon gioco!
INFORMAZIONI GENERALI:
- Ideatori: William Attia
- Pubblicato da: Ystari Games
- Localizzato da: uplay.it
- Tipologia Gioco: Competitivo
- Meccanica: Piazzamento lavoratori
- Numero Giocatori: 2-5
- Durata: 60-150 minuti
- Ambientazione: medioevo francese
Scritto da
Alessandro “Master_Alex” – Coordinatore. Gruppo Ludico GdT Roma Nord – Legio Capitolina
Gruppo Facebook: Gruppo GdT Roma Nord Legio Capitolina – Giochi da Tavolo e serate ludice
Pagina Facebook: Gruppo GdT Roma Nord – Legio Capitolina
Canale Telegram: GdT Roma Nord – Legio Capitolina
Profilo Instagram: gdtromanord
e-mail: gdtromanord@gmail.com