L’ultimo capitolo della saga degli Avengers sta macinando record al botteghino e riscuotendo un grandissimo successo di pubblico. Se infatti non ci aveva esaltato Thor Ragnarok e non ci era (personalissima opinioni) piaciuto il primo capito di Black Panther, la Marvel questa volta è riuscita a fare un film praticamente perfetto in cui azione, dramma e umorismo si intrecciano in una combianazione equilibrata e mai scontata. E’ facile, nelle quasi tre ore che compongono il film, perdersi dei particolari ed è per questo che in molti hanno deciso di tornare al cinema una seconda volta. Il film contiene delle vere e proprie chicche: la prima nella scena post credit (di cui vi avevamo già parlato in un precedente articolo) e la seconda relativa all’ultima parola di Groot.
L’alieno, amico inseparabile di Rocket Raccoon è rinato dopo essersi sacrificato per proteggere i suoi compagni alla fine del primo film dedicato ai Guardiani della Galassia e si trova ora in piena fase adolescenziela. Questo Groot non fa molto per quasi tutta la durata del film se non giocare a quello che sembra essere un vecchio videogioco portatile anni ’80 per poi di fatto entrare in azione nell’ultmo terzo del film, quando dimostra che, pur non essendo ancora adulto, riesce a suonarle a destra e a manca.
Nel concitato finale del film, purtroppo, Groot è nel 50% che Thanos cancella dalla galassia con uno schioccare di dita. Prima di dissolversi in polvere però, riesce a dire qualcosa a Rocket, che però non è proprio facilissimo comprendere sul momento. Visto che noi nerd siamo curiosi per natura, non potevamo continuare ad avere questo dubbio in attesa di poter rivedere il film. Qualcuno ha quindi pensato bene di chiedere consiglio a James Gunn, sceneggiatore di entrambi i film dedicati ai Guardiani della Galassia e produttore di Avengers Infinity War.
Il buon James non se l’è fatto dire due volte e ha visto bene di rispondere. Ecco il suo tweet:
SPOILER…
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“Dad”— James Gunn (@JamesGunn) 6 maggio 2018
SBEM! Un bel colpo davvero; che in pochi si sarebbero aspettati, ma che tutto sommato ci sembra molto azzeccato visto il vero e proprio rapporto padre e figlio che in casa Marvel hanno iniziato a costruire già dal secondo capitolo di Guardiani della Galassia in cui Rocket ha a che fare con un baby Groot, che tratta proprio come suo figlio. Ci sembra quindi più che appropriato che l’ultima parola di Groot sia proprio “papà”.
La domanda ora è una sola: come faranno Cap e gli altri rimasti vivi a recuperare la situazione e a riportare in vita Groot e magari anche tutti gli altri?