E’ ormai uscito da più di qualche giorno l’ultimo capitolo di una saga tra le più famose del mondo dei videogiochi: God of War. Dopo aver conosciuto il suo indimenticabile protagonista, Kratos, ormai nel lontano 2005 su Playstation 2 ed aver giocato (quasi) tutti i 7 capitoli usciti su varie piattaforme come PS3, PSP e smartphone è con grande gioia che ci siamo apprestati a giocare anche l’ultima avventura del nostro guerriro preferito.
Il primo cambiamento di questo ultimo capitolo di God of War è quello legato all’ambientazione. Per al prima votlta infatti il gioco viene fatto uscire dall’universo legato alla mitologia classica e viene portato in quella norrrena. Un cambiamento molto imporntante che però non altera l’esperienza di gioco che in questo ultimo capitolo della saga dobbiamo dire è veramente eccellente.
La grafica 4k è solo un di cui del gioco che scorre bene e che riesce a mantenere sempre l’attenzione ben puntata sui protagonisti della storia. In questo ultimo capitolo non avremo infatti solo a che fare con il buon Kratos, ma anche con suo figlio Atreus. Il gioco non è infatti solo un viaggio alla scoperta del suo vasto open world creato, ma anche alla scoperta del rapporto tra i due protagonisti della storia. All’inizio del gioco Kratos e Atreus sono poco più che conoscenti, portati insieme dall’ultimo desiderio della propria madre e moglie che li spingerà sulla vettà più alta di tutto il reame. La loro relazione, però, tra uno squartamento e un altro è destinata a cambiare parecchio.
Il gioco ha una durata che si aggira intorno alle 25 ore in cui ci troveremo ad affrontare sfide appassionanti che ci spingeranno a dare il meglio di noi in una serie di combattimenti che non risultano mai ripetitivi, come spesso accade in altri titoli, e che danno al gioco una marcia in più.
La novità più grande di questo titolo è però il punto di vista da cui lo stesso è ripreso. Lo stile in “single camera” non stacca mai dai due protagonisti per l’intera durata del gioco a meno che, ovviamente, non muoriate. In quel caso deve staccare per forza… Questo contribuisce a rendere la storia straordinariamente centrata sui due personaggi di cui inizieremo a notare particolari che di solito non notiamo in altri giochi, come ad esempio la riluttanza iniziale di Atreus di avere contatto fisico e anche solo visivo con il padre per tutta la prima parte dell’avventura.
Un’esperienza diversa, quindi, che è un must per tutti i fan della saga e un quasi must per tutti i possessori di Playstation che sono quasi moralmente obbligati a godersi questo giocone portato ancora una volta sulle nostre console dai Santa Monica Studios