Si è da poco concluso il Play – Festival del Gioco di Modena, quest’anno giunto alla sua decima edizione, ed il Gruppo GdT Roma Nord – Legio Capitolina, formazione di giocatori romani con un annetto di vita sulle proprie spalle, stavolta non ha voluto perdere l’occasione di mettere piede nel “paradiso ludico” di ogni Giocatore da Tavolo che si rispetti.
Per noi è stata una “prima volta”, come Gruppo Ludico, e lo sforzo organizzativo è stato pienamente ripagato dalla bellezza dell’esperienza che abbiamo vissuto.
Cinque padiglioni a disposizione per tre giorni di fiera, tavoli e tavoli per giocare, editori e venditori, ma soprattutto dimostratori e giocatori pronti a tuffarsi in un caleidoscopico ambiente fatto di dadi e puzzilli.
Il Gruppo, capitanato dai propri Coordinatori, è arrivato alla spicciolata tra il Venerdì (quest’anno la Fiera è iniziata, infatti, con un giorno di anticipo rispetto agli anni precedenti, dato apprezzato mediamente da tutti i visitatori e soggetti coinvolti a vario titolo) ed il Sabato, giorno nel quale l’intera pattuglia capitolina si è aggirata festosamente per gli stand del Modena Play a ranghi completi.
Tra tavoli dimostrativi degli editori, immancabili aree gestite dalla Tana dei Goblin, buon cibo modenese e tanti sorrisi, sono stati tanti i vecchi ed i nuovi amici incontrati in tre giorni di Play.
Da TeoOh di “Recensioni minute” sino a Sgananzium, passando per Chiara di “Le Recensioni di Chiara” ed alla squisita Miss Meeple, senza dimenticare altri giocatori con cui abbiamo condiviso un’esperienza unica, che pervade le ossa e arriva sotto pelle, sono stati tanti i giochi sperimentati ed il divertimento provato.
Prima di passare in rassegna i più rilevanti, è doveroso menzionare l’ottima organizzazione che il Play ha avuto in questa edizione, seppur a fronte di un piccolo rincaro dei prezzi del biglietto di ingresso e del servizio di parcheggio. L’esperienza ormai decennale della Fiera, l’allungamento a tre giorni dell’evento (con l’inserimento anche della Play Trade il venerdì mattina), la ridistribuzione degli spazi (con l’apertura di un padiglione dedicato interamente ai più piccoli e l’inclusione del Village nel medesimo spazio fieristico ove si trovavano gli altri espositori) ed un calendario ricchissimo di eventi (a tratti così vasto da far desiderare intensamente il dono dell’ubiquità!), hanno contribuito a rendere molto più godibile la manifestazione, almeno a detta di coloro tra noi che avevano già partecipato ad edizione passate di Play.
Venendo ai giochi provati, troviamo:
- Azul: Piazzamento tessere coloratissimo, edito da Ghenos Games, è stato il gioco più provato in Fiera. Tavoli presi d’assalto, per un gioco semplice, dai materiali deliziosi e che colpiscono grandi e piccini, con una profondità discreta per quello che – in fondo – è il suo peso. Unica nota dolente: un prezzo un po’ altino… Promosso con la riserva sul prezzo, ma da provare assolutamente per chi non lo avesse già fatto!
- Vaults: Si tratta di un card game dove i giocatori creano una squadra di malviventi con lo scopo di aprire casseforti e prendere il bottino al loro interno, o trovare – in alternativa – un fallimento perché fermati dalla Polizia. Leggendo il regolamento sembrava promettere bene. Per aprire le casseforti, si devono combinare i livelli di forza, abilità e punti personaggio. Ma per fare questo, basta calare carte ed aggiungerle alla squadra finché non si raggiunge l’obiettivo. Troppo poco per le aspettative di partenza: bocciato…
- The Chameleon: Party Game edito da Dal Tenda, è un gioco dove uno dei giocatori (il Camaleonte), deve cercare di confondersi tra gli altri, giocando “alla cieca” e senza riferimenti, a fronte del resto del tavolo che – invece – conosce la parola-chiave (da individuare in una griglia posta al centro del tavolo) di quel turno. Ciascuno è chiamato a dare un indizio (non troppo facile, per evitare che il Camaleonte capisca la parola-chiave), ed alla fine qualcuno sarà additato come Camaleonte: quest’ultimo, si sarà nascosto abbastanza bene? Promosso!
- Keyflower: Il suo “fratello maggiore” (Keyper) ha appena vinto il Premio Goblin Magnifico della Tana dei Goblin, ma non avendo trovato un tavolo libero per provare il vincitore iridato, abbiamo virato sull’altro membro della famiglia “Key”. Portato in Italia da Red Glove, questo piazzamento lavoratori ad alta interazione diretta tra i giocatori offre alcune innovazioni sul tema tali da rendere la costruzione di un villaggio un’accanita guerra a suon di meeples. Promosso con Lode!
- Noria: A fronte di una grafica e di una componentistica molto bella, il gioco è in realtà un semplice “sali e scendi” su una scala (con funzione di moltiplicatore). Di fatto, si prendono risorse per poi spenderle al fine di salire sulla scala, cercando la posizione migliore per far punti. Il tutto condito con molte azioni da dover fare. Noioso a lungo andare. Partita non finita. Bocciato…
- Santa Maria: Altro gioco di Dal Tenda, questo gestionale con plancia e posizionamento di tessere ci porta a colonizzare il Nuovo Mondo preoccupandoci di rendere felici i nostri coloni. Forse complice la complessità di un gioco all’apparenza semplice, rimaniamo convinti a metà. Qualche idea c’è, ma va rivisto il tutto con la dovuta calma. Rimandato a Settembre per nuovo esame.
- Kill Doctor Lucky: Sorta di “Cluedo al contrario”, si rivela essere più un Gioco dell’Oca 2.0. Bisogna cercare di uccidere il Dott. Lucky, e per farlo è necessario trovarsi solo con lui in una stanza, senza avere avversari nelle stanze adiacenti che possano assistere all’omicidio. Il primo che riesce in questo intento, vince. Ad ogni turno, Lucky si muove di un passo ed i giocatori, a loro discrezione, possono anche rimanere fermi in una stanza. Prima o poi, Lucky giungerà da loro. Basterà allora avere più punti arma rispetto a quelli di difesa degli avversari (che contrastano l’attentato alla vita di Lucky compiuto dal giocatore di turno) e la partita sarà vinta. Anche la componentistica è scarna: una plancia, delle semplici pedine ed un piccolo mazzo di carte. Ci si aspettava molto di più: bocciato!
- Brides and Bribes: Autori italiani per questo gioco in salsa rinascimentale, dove saremo chiamati a gestire una delle famiglie della Genova rinascimentale, inviando agenti e familiari al fine di affossare le altre casate, sposare le dame più belle ed ingraziarsi il Doge e tutta la nobiltà cittadina più importante. Un “Trono di Spade” in salsa rinascimentale italiana, con un comparto grafico a firma di Alan D’Amico per un risultato che si preannuncia esplosivo per sgambetti, pugnalate alle spalle e mazzette da distribuire qua e là. Promosso!
- Decrypto: Party Game semplice nelle meccaniche ma geniale nel risultato. In prova allo stand di Asmodee, i ragazzi del Gruppo GdT Roma Nord – Legio Capitolina hanno condotto una partita e-p-i-c-a, con tanto di pubblico intorno al tavolo, dimostratrice piegata in due dalle risate, urla e schiamazzi ed un risultato unico nel suo genere, ovvero un pareggio pieno, unica volta in 3 giorni di Fiera! Promosso con Lode!
Nel complesso, questa Play 2018 per il nostro Gruppo Ludico è stata semplicemente indimenticabile. Un’esperienza unica del suo genere, che speriamo possa essere la prima di una lunghissima serie.
Buon gioco!
Alessandro Tana – Coordinatore del Gruppo GdT Roma Nord – Legio Capitolina
In collaborazione con
Adriano Bottacchiari – Coordinatore del Gruppo GdT Roma Nord – Legio Capitolina
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