Se siete degli animatori di simpatiche feste per bambini fate moltissima attenzione perchè da oggi potreste essere nel mirino della della Disney. La casa fondata dal compianto Walt ha sempre avuto la fama di essere inflessibile su tematiche come quella dell’utilizzo illecito dei propri diritti, ma pensavamo che la battaglia alla pirateria avesse comunque dei limiti dettati dal buonsenso. La Disney fa causa agli animatori delle feste per bambini come risultato di una specifica politica aziendale per difendere i propri trademark, alle volte pagati a suon di miliardi di dollari.
Se siete già andati a nascondere il vostro costume da Capitan America nell’ultimo cassetto dell’armadio potete però tirare un sospiro di sollievo sapendo che, come riportato dall’americano Hollywood Reporter, la Disney ha fato causa all’azienda New York’s Characters for Hire per una grave violazione del diritto d’autore. Nel mirino del colosso non è finito quindi lo studente che sbarca il lunario facendo l’animatore alle feste la domenica, ma un’azienda che ha fatto dell’animazione a tema un vero e proprio business.
A questo punto vi chiederete come sia possibile che una qualsiasi azienda abbia potuto fare successo utilizzando illecitamente i personaggi della Disney senza detenerne il titolo ed è qui che la cosa ha del geniale: la Characters for Hire sostiene infatti che i personaggi si possano chiaramente distinguere da quelli della Disney. Poco impornta quindi se nel loro catalogo compare la saga di Star Battles (ricorda qualcosa?) o se il cattivo di turno si chama Darth Lord (sì è vestito di nero e porta un casco, ma non è proprio chi pensate voi). Non parliamo poi di un personaggio molto alto e peloso dall’evocativo nome di Big Hairy Guy (letteralmente “tizio alto e peloso“) che ci ricorda molto un vecchio pilota del Millenium Falcon.
Nonstante si trovi di fronte a un colosso come la Disney, la New York’s Characters for Hire non ha assolutamente ceduto di un millimetro e, anzi, ha fatto sapere tramite i propri legali che non c’è assolumente alcun pericolo di confusione tra i marchi bidimensionali registrati dalla Disney e i loro personaggi. A questo punto dovremo aspettare la decisione del tribunale per scoprire chi avrà ragione.