Nell’epoca dei cellulari con schermo da 6 pollici è difficile immaginare come tutta una generazione di primi gamer abbia dovuto gestire problemi come la grandezza e l’illuminazione del display del proprio dispositivo portatile. Sui primi Game Boy, infatti, il display era piccolo e senza retro illuminazione e proprio la presenza di questi difetti ha dato il via alla commercializzazione di una serie di accessori, come la lente d’ingrandimento e la luce per lo schermo, che permettevano di ovviare a questi problemi. Chi lo avrebbe detto che quasi 20 anni dopo il lancio del mitico Game Boy di Nintendo, avvenuto nel 1989, qualcuno avrebbe risolto almeno il problema del display piccolo costruendo il Game Boy più grande del mondo?
L’invenzione è stata realizzata da Ilhan Ünal, uno studente belga di multimedialità e programmazione, che ha portato avanti il progetto utilizzando esclusivamente le informazioni disponibili in rete e alcune infrastrutture, come il laser-cutter, che gli sono state messe a disposizione dall’università.
Questa particolare versione di Game Boy è veramente sorprendente perchè ricalca in tutto e per tutto l’originale ma aumentandone notevolmente le dimensioni. Il Game Boy di Ünal è infatti grande 101 x 62 x 20 cm ed è stato certificato dal Guinness World Record come il Game Boy funzionante più grande del mondo. Grazie infatti al Raspeberry PI questo Game Boy oversize è in grado di far girare tutti i giochi classici prodotti dalla casa giapponese per la sua prima console portatile. Il display non è quello a colori, ma bensì quello classico in bianco e nero, o meglio, in verde e nero del Game Boy originale.
Un’impresa sicuramente degna di nota, come anche quella dell’italiano che aveva cercato di portare indietro il Game Boy e che vi avevamo raccontato qualche tempo fa e che ha reso Ünal famoso nella sua università e non solo, grazie anche al riconoscimento del record mondiale, ma su cui non vorremmo giocare neache mezza partita. Il Game Boy più grande del mondo deve essere infatti scomodissimo da controllare, vista la grandezza dei pulsanti, e siamo sicuri che non arriveremmo neanche al secondo livello di Tetris con le nostre ditina minuscole!
Ünal, intervistato per il Guinness World Record, ha detto che si è buttato nell’impresa semplicemente perchè pensava che in molti, retrogamer come lui, sarebbero stati contenti. Probabilmente aveva ragione e siamo sicuri che l’eco di questa impresa aiuterà il ragazzo belga a portare a termine anche qualche altro progetto.
